Sulle arie, sulle acque, sui luoghi si muove lungo un binario temporale fluido, delineando uno spazio narrativo ibrido tra storiografa e scienza. Si dirama a partire da un evento significativo nella storia della Sardegna: la campagna antimalarica promossa tra il 1946 e il 1951, per mano della Fondazione Rockefeller, conosciuta come “The Sardinian Project”. Di quell’episodio indaga le immagini di propaganda e le simbologie con cui il linguaggio tratta la malattia in chiave bellica, sulla scia dell’immediato dopoguerra.
La pratica di trascrizione e traduzione diventa qui una metodologia di scavo, un’archeologia del linguaggio, dove il testo sfugge la citazione facendosi molteplicità di istanze narrative dai registri ben diversificati. Voci letterarie incrociano lo sguardo di cineamatori visionari.